Queste poche parole hanno l’intenzione di portare a conoscenza, osservando i principi che fanno del judo la torre portante: l’amicizia, la modestia, il coraggio, la padronanza di se, l’onore, la cortesia, il rispetto, la sincerità, l’evolvere da giovane cintura bianca fino ai grandi portatori di dan. Crescere non significa solamente lavorare nella propria palestra, l’ATJB, nelle sue attività cerca di portare quello spirito necessario al bambino per sentirsi bene stando con compagni che non sono quelli della palestra di “casa”, un passo significativo per allargare la cerchia di nuovi compagni e futuri amici. Gli allenamenti giovanili cantonali oltre a far scoprire un mondo più vasto, danno la possibilità di trovare/provare un allenatore, che anche lui, come quello di casa trova piacere di far conoscere il judo con un allenamento divertente. Questi incontri non hanno la pretesa di insegnare qualcosa di nuovo, ma lavorare insieme su qualcosa che già si conosce in un altro contesto. Il passo o meglio lo scalino successivo sono le “gare” educative, anch’esse con una progressione che tengono rigorosamente conto dei diversi stadi di sviluppo del giovane, come l’età, il peso, il grado di conoscenze, ecc.. L’allenatore ed il genitore con la loro presenza fanno si che il passaggio dei vari stadi avvenga in modo dolce. Per questo si invita caldamente l’allenatore a salire sul tatami ad aiutare i giovani, durante l’allenamento o durante le gare gli organizzatori. Pure invitati sono i genitori, durante le gare si trova sempre un lavoretto, come tenere il tempo, il foglio gara o altre utili attività. I giovani devono sentirsi “legati” al tatami, lasciamoli lavorare, divertirsi nel loro ambiente, e noi che stiamo fuori dobbiamo godere guardando. Alla soglia dei 15 anni l’esperienza e la voglia di fare si radica nel giovane e con l’adeguata spinta dell’allenatore e genitore instaura quella fiducia necessaria a mirare su traguardi più ambiti, coinvolgendo la cerchia di amici. L’ATJB ringrazia per questa collaborazione costruttiva nel bene dei nostri giovani. |